La Regione Lombardia offre incentivi e supporto per le aziende che valorizzano il potenziale di ogni persona, promuovendo la diversità e l’inclusione.
Diffondere una cultura dell’inclusione come valore aggiunto per le aziende, fornendo loro nuovi strumenti e conoscenze per promuovere il rispetto e la visibilizzazione di tutte e tutti. È l’obiettivo della Regione Lombardia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, che ha lanciato il bando “Modello lavoro inclusivo nelle imprese lombarde”, un’iniziativa rivolta a imprese e cooperative sociali per incentivare l’inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. «Con questo progetto, vogliamo promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, sostenendo le imprese che assumono persone con disabilità e valorizzando ogni singolo individuo», ha dichiarato Simona Tironi, Assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione.
Con un finanziamento di due milioni di euro, la Regione Lombardia intende supportare le imprese locali nell’adozione dei principi di inclusione della disabilità in linea con la Prassi di riferimento UNI/PdR 159:2024 “Lavoro inclusivo delle persone con disabilità – Indirizzi operativi”. Le finalità del bando comprendono la promozione di una cultura aziendale che valorizzi il potenziale di ogni individuo e la tutela dei diritti delle persone con disabilità, fornendo linee guida operative per favorire l’inclusione.
Vedere l’inserimento lavorativo come un’opportunità di crescita per l’azienda
L’obiettivo principale è quello di aumentare le assunzioni di persone con disabilità, favorire un pieno coinvolgimento di chi è già impiegato e diffondere una cultura inclusiva in tutti gli aspetti organizzativi delle aziende. Lo ha confermato Tironi: «Grazie ad iniziative come questa, miriamo a creare opportunità di formazione, sostegno e supporto per favorire l’inserimento lavorativo e l’autonomia economica delle persone con disabilità, contribuendo così alla realizzazione del proprio potenziale e alla partecipazione attiva alla società».
Occorre considerare iniziative simili come catalizzatori di una trasformazione sociale che conduce a un arricchimento sia per collaboratori e collaboratrici sia per le imprese. Questo si inserisce in un quadro che vede i Paesi impegnati nella direzione di uno sviluppo sostenibile e più equo come, per esempio, sostenuto dagli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. «Vedere l’inserimento lavorativo come un’opportunità di crescita per l’azienda, sia nel contesto lavorativo che come crescita economica, parte da un cambiamento culturale importante che inverte il paradigma e va oltre l’ottemperanza ad un obbligo di legge», ha continuato l’assessora.
Le imprese lombarde interessate possono presentare domanda di partecipazione al bando entro il 30 maggio 2025. Le organizzazioni aderenti ricevono un supporto finanziario per mettere in pratica le indicazioni descritte nella prassi di riferimento all’interno della propria organizzazione, agendo sugli elementi ritenuti indispensabili. Tra questi: l’adeguatezza delle postazioni di lavoro, l’assenza di barriere architettoniche, non senso-percettive e digitali e la collaborazione con gli enti territoriali per l’inserimento lavorativo. Ancora, la gestione flessibile dell’orario e dei ritmi di lavoro, la presenza nell’organizzazione di un piano strategico di inclusione, la definizione di momenti di condivisione e la presenza di figure specializzate come Disability Manager o Diversity Manager.
Photo cover: The Tatyana Nekrasova Collection / Tatyana Nekrasova