Da fine settembre parte DigitHer, molto più di un semplice programma di formazione. Selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale, rappresenta un’opportunità che cambierà la vita per 150 giovani donne in cerca di una carriera nel mondo digitale. Grazie a Valore D, Generation Italy e Freeda, questa iniziativa sta contribuendo a rompere gli stereotipi di genere e a creare un futuro più inclusivo e paritario per le donne nel mondo del lavoro. La prima classe inizierà a fine settembre, ma le candidature per le prossime classi sono già aperte.
L’occupazione giovanile femminile in Italia è stata oggetto di una diminuzione significativa negli ultimi quindici anni, con un aumento dei NEET (Not in Education, Employement or Training) e una crescente disparità di genere nel settore digitale. DigitHer si pone l’obiettivo di sfidare queste tendenze, formando giovani donne per carriere digitali e promuovendo la parità di genere. L’iniziativa innovativa a firma di Valore D e Generation Italy in collaborazione con Freeda, è pronta a fare la differenza per 150 giovani donne in Italia. Questo ambizioso progetto – selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – mira a formare e inserire nel mondo del lavoro giovani donne disoccupate o in lavori non soddisfacenti, offrendo corsi gratuiti in Junior Java Developer e Data Engineer.
DigitHer offre corsi specializzati in due importanti aree: Junior Java Developer e Junior Data Engineer. Questi percorsi formativi, articolati in 6 classi, forniscono competenze tecniche avanzate e competenze trasversali essenziali come il problem solving e il lavoro di squadra. Inoltre, un percorso di empowerment aiuta le partecipanti a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé stesse, accrescendo autostima e determinazione.
Barbara Falcomer, direttrice generale Valore D, ha spiegato che «con questo progetto vogliamo formare giovani donne per ruoli digitali oltre il pregiudizio per cui l’ambito Stem non è adatto alle ragazze e quindi sostenere l’occupazione femminile e la parità di genere». «Il progetto DigitHer ha la finalità – ha detto Oscar Pasquali, ceo di Generation Italy – di rendere accessibile a chiunque, senza bisogno di alcuna competenza tecnica pregressa, lavorativa o di percorso di studi, abbia deciso di fare del digitale il proprio percorso di sviluppo professionale e personale». Conclude Andrea Scotti Calderini, ceo e co-founder di Freeda: «Scardinare stereotipi di genere e incentivare l’empowerment femminile sono i cardini dell’attività di Freeda. Questo progetto costituisce un’iniziativa concreta a favore dell’autorealizzazione lavorativa femminile».
Come accedere ai corsi
Una caratteristica unica di DigitHer è l’accessibilità. Non sono richieste competenze pregresse, titoli di studio o esperienze professionali. Basta iscriversi sul sito di Generation Italy, sostenere un breve test online e partecipare a un colloquio individuale per valutare la motivazione e il potenziale. La prima classe inizierà a fine settembre, ma le candidature per le prossime classi sono già aperte.
Fondo per la Repubblica Digitale
Nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, il Fondo per la Repubblica Digitale stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese.
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