Ogni dipendente, indipendentemente dal background o settore, dovrebbe poter avere le garanzie per accedere alle competenze necessarie. Parola di Fondimpresa.
La formazione, croce e delizia delle imprese. Un sistema formativo equo e sostenibile è ormai fondamentale per lo sviluppo di competenze innovative e per il rafforzamento della competitività delle imprese italiane nel mercato globale. Lo suggerisce Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale per la formazione continua in Italia, che con il sostegno di aziende, sindacati e professionisti del settore, nel 2023 ha finanziato 443mila corsi.
«Guardando al futuro, ci impegneremo a rendere la formazione professionale ancora più inclusiva e accessibile. In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, il Fondo mira a ridurre le disparità nella formazione, garantendo che ogni lavoratore, indipendentemente dal suo background o settore di impiego, abbia accesso alle competenze necessarie per prosperare nell’economia moderna», ha dichiarato il Presidente di Fondimpresa Aurelio Regina in una nota stampa.
Uno dei progetti del Fondo è rappresentato dal “Conto Sistema”, un canale di finanziamento specificamente dedicato alle piccole e medie imprese. Questo conto collettivo di carattere solidaristico è stato ideato per sostenere i processi di sviluppo e la formazione nelle aziende di piccole dimensioni. La sua finalità è quella di favorire l’aggregazione di imprese su piani formativi comuni, in ambito settoriale o territoriale, offrendo così trasparenza e pari opportunità di accesso all’offerta formativa di Fondimpresa.
Upskilling e reskilling più veloci
Valorizzare e potenziare le competenze del proprio team investendo sulla formazione, tra l’altro, può essere anche una strategia efficace per superare la concorrenza e conquistare un ruolo di rilievo sul mercato. Più l’azienda ottiene le giuste competenze, maggiore sarà il ritorno in termini di fatturato e crescita del business. Stando agli esiti dell’indagine condotta dal Centro Studi Tagliacarne pubblicata nell’aprile 2023, infatti, la formazione stimola la ripresa e migliora l’efficienza degli investimenti negli ambiti green e digitale. Secondo lo studio, il 31% delle aziende che investono in attività formative punta a superare livelli pre-Covid nel corso dell’anno, mentre la quasi totalità delle imprese che si sono attivate sul PNRR si propone di formare le proprie risorse entro il 2024.
A questo proposito, mettere in piedi un percorso di formazione per una PMI a volte è complicato, anche per via dei costi elevati. Una soluzione di cui abbiamo già parlato nel nostro magazine può essere rappresentata dall’utilizzo di piattaforme di e-learning facilmente accessibili. Così facendo, le imprese avrebbero un unico interlocutore a cui rivolgersi per tutte le attività di apprendimento continuo, facilitando lo sviluppo di nuove opportunità professionali per i produttori di contenuti (enti formativi, business school ed e-learning provider) e per i docenti in cerca di nuovi canali per ampliare il proprio mercato di riferimento.
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